
"Enzo G. Castellari è uno dei più grandi registi viventi". Non lo dico io, ma cineasti del calibro di Quentin Tarantino, Michael Cimino, John Milius, Walter Hill, Michael Mann, John Woo... Certo che questo suo ultimo piccolo film, girato in digitale, pensato per l'home video e solo successivamente sviluppato per il grande schermo, non può competere con i suoi capolavori "storicizzati": IL GRANDE RACKET, IL CITTADINO SI RIBELLA, TUAREG, QUEL MALEDETTO TRENO BLINDATO, KEOMA (nati e cresciuti in un ben altro humus culturale e produttivo, quello degli anni 70 e 80), o all'immenso e sottavalutato JONATHAN DEGLI ORSI (1994), ma è comunque una testimonianza più che fiammeggiante dell'indomabile (è proprio il caso di sottolinearlo) talento di Castellari, qui alla regia dopo una pausa forzata di ben 17 anni!
Girato alla veneranda età di 75 anni, CARIBBEAN BASTERDS sembra diretto da un giovane filmker, nell'accezione più positiva del termine, tanto è un film vigoroso, fresco e genuinamente trasgressivo. Stilisticamente molto più al passo coi tempi rispetto alla quasi totalità dei suoi colleghi italiani in attività, questo scapigliatissimo e "shakespeariano" Arancia Meccanica ai Caraibi, ammantato di eros e odorante di cordite, vanta notevoli giovani interpreti, tra cui -oltre agli atletici Vik.C Ryan e Maximiliano Hernando Bruno- la bella, brava e intelligente Eleonora (Sugar Barbarella) Albrecht. Grande attenzione, come sempre, al montaggio e alla musica.
Voto: !!!!
Nessun commento:
Posta un commento